A short Manifesto
Come designer e stampatore credo che la comunicazione abbia il dovere di migliorare la realtà. La stampa a caratteri mobili è uno degli strumenti che uso per fare questo, non l’unico ma sicuramente il mio preferito. Le parole sono importanti, per questo mi interessa che siano leggibili e comprensibili, anche quando non lo sembrano.
Quello che mi impegno a fare è renderle visivamente efficaci, quello che spero di ottenere è che colpiscano nel segno.
I contenuti che scelgo vogliono essere un contributo a rinfrescare la mente del lettore, sia che si tratti di un poster da appendere che di un libro da sfogliare. Senza che il limite del costo possa essere da ostacolo. Tutte le stampe vengono realizzate utilizzando materiali di buona qualità, sprecandone il meno possibile, e sono vendute a prezzi popolari.
Molte delle stampe che realizzo sono sia di autori conosciuti del passato, sia di autori presenti con i quali ho un rapporto di reciproca stima.
Stampo anche testi proposti da altri: case editrici, autori, associazioni, persone che hanno interesse a fissare su carta le loro idee. In questo caso mi interessa trovare dei punti in comune.
Quello che non stampo sono contenuti razzisti, fascisti, sessisti o, semplicemente, stupidi. E, ovviamente, non sono interessato a entrare in contatto con nessuna di queste categorie.
Credo molto nelle comunità e nel mutuo aiuto: oltre a quelle di cui faccio già parte, la porta è aperta anche ad altre. Chiunque sia interessato e abbia bisogno di un supporto fisico per le proprie idee, qui troverà lo spazio adatto.
La proprietà dei mezzi di produzione però non basta senza l’intenzione di condividerli. Per questo Goodtypes non vuole essere solo un laboratorio di stampa ma anche un luogo d’incontro. Alcuni amici, come Federico Demartini con i suoi Bisticci e Fabrizio Falcone con Tazi Zine, sono già di casa. Altri ne arriveranno.
Come scriveva Beatrice Warde, This is a Printing Office, Crossroad of Civilization…
As a designer and printer I believe that communication has a duty to improve reality. Letterpress is one of the tools I use to do this, not the only one but certainly my favourite. Words are important, that’s why I’m interested in them being readable and understandable, even when they don’t seem so.
What I strive to do is to make them visually effective, what I hope to achieve is that they hit the point.
The content I choose is intended to help refresh the reader’s mind, whether it is a poster to hang or a book to browse through. Without the cost limit being an obstacle. All prints are made using good quality materials, wasted as little as possible, and are sold at popular prices.
Many of the prints I make are by both well-known authors of the past and present authors with whom I have a relationship of mutual respect.
I also print texts proposed by others: publishers, authors, associations, people who have an interest in fixing their ideas on paper. In this case I am interested in finding points in common.
What I do not print is racist, fascist, sexist or simply stupid contents. And, of course, I am not interested in getting in touch with any of these categories.
I believe a lot in communities and mutual help: in addition to those of which I am already a member, the door is also open to others. Anyone who is interested and needs physical support for their ideas will find the right space here.
Owning the means of production, however, is not enough without the intention of sharing them. That’s why Goodtypes doesn’t just want to be a printshop but also a meeting place. Some friends, like Federico Demartini with his Bisticci and Fabrizio Falcone with Tazi Zine, are already at home. Others will come.
As Beatrice Warde wrote, This is a Printing Office, Crossroad of Civilization…